Cappella Palatina - Piazza del Parlamento, 1 - Palermo
La Cappella si trova al primo piano all'interno del Palazzo
dei Normanni, sede oggi dell'Assemblea Regionale Siciliana
e un tempo dimora reale degli Svevi con Federico II imperatore e Corrado
IV. "O nuova meraviglia! Il potente Signore Ruggiero avendo
avuto lo scettro da Dio, frena il corso della fluida sostanza, la cognizione
distribuendo scevra di errori delle ore del tempo. Nel mese di marzo indizione
quinta e di nostra salute l'anno 1142, e del suo felice regno l'anno XIII."
- Iscrizione in greco, arabo per la costruzione dell'orologio idraulico
voluto da Ruggero II latino per la costrisalente al 1142 nel secondo loggiato
del Cortile Maqueda del Palazzo Reale di Palermo.
La Cappella Palatina è ua basilica a tre navi intitolata a Santi
Pietro e Paolo voluta dal primo Re Normanno Ruggero II d'Altavilla, consacrata
il 28 aprile 1140 ed inaugurata dall'arcivescovo di Taormina, Filagato da
Cerami, il 29 giugno 1143.
Anteriormente, per volere del sovrano normanno Ruggero, la Cappella fu intitolata
a San Pietro Apostolo (1132).
Le tre navate terminano in tre spazi absidali sormontati da altrettante
cupole che sono sorrette da colonne in granito e marmo cipollino con capitelli
compositi al di sopra dei quali si slanciano arcate a forma di ogiva.
Il monumento, tra i più visitati della Sicilia, svetta per la presenza
di mosaici bizantini raffiguranti il Cristo Pantocratore (letteralmente
in greco "che può tutto") che coprono interamente cupola,
transetto e absidi. In particolare quelli della cupola risalgono al primo
periodo normanno (XII secolo) mentre quelli delle navate al periodo di regno
di Guglielmo I.
La Cappella inoltre è uno splendido esempio di connubio stilistico.
I Normanni infatti non erano ideologicamente attaccati a nessuna delle culture
dominanti del periodo, la araba, la bizantina e la cristiana latina. Proveniendo
dal nord Europa come conquistatori analfabeti messi al soldo delle potenze
regnanti in Europa, avevano conquistato in poco tempo intere aree geografiche
sprovviste di potere in seguito alla crisi nei possedimenti bizantini e
Longobardi d'Italia. Dopo la formazione e la proclamazione del loro regno
attraverso notevoli opere architettoniche la loro scelta stilistica fu caratterizzata
da uno stile che riunisse le maggiroi tendenze del tempo.
L'astuto Ruggero II chiamò quindi al lavoro maestranze e architetti
bizantini, musulmani e latini a rappresentare del resto una popolazione
che era già tripartita in queste rispettive fazioni. Anche nella
scelta del progetto fu rispettato questa scelta: la pianta della basilica
infatti è a tre navate di tipo latino ma il presbiterio è
bizantino e sormontato da cupola.
Oltre ai mosaici raffiguranti il Cristo Pantocratore se ne possono osservare
altri dedicati ai Santi e Padri della Chiesa nei pilastri e negli intradossi
degli archi; ed ancora altri nelle navate laterali, come detto risalenti
a Guglielmo I, dove sono narrati episodi della vita di San Pietro e di San
Paolo. Infine nella navata centrale mosaici che hanno come tema eventi riportati
nell’Antico Testamento.
Ultima nota interessante è il soffitto a muqarnas che si trova al
di sopra della navata centrale: si tratta dell'unico esempio esistente di
pittura di scuola islamica raffigurante personaggi umani.
Come raggiungere la Cappella Palatina di Palermo
- in auto: uscita autostrada E50 Palermo con direzione centro. Percorrere
Corso Calatafimi per 2 Km fino al Palazzo Normanno.
- in bus: dalla Stazione Centrale autobus 109, 234, 318 (ogni 13') per 1
Km fino alla fermata Benedettini. Poi a piedi per 200 metri fino al Palazzo
Normanno.
- a piedi: dalla Stazione (1.4 Km) a destra per 100 metri fino a Piazza
Giulio Cesare. Qui a sinistra per Corso Tukory per 700 m e a destra in via
Generale Cadorna fino al Palazzo Normanno.
Orari: da lunedì
a sabato dalle 8.30 alle 16.30. Domenica dalle 8.30 alle 12.30. La biglietteria chiude 30 minuti prima.
Telefono:
+39.091.7055611.
Sito web: Cappella
Palatina |