Shifting Stances - Polo d'Arte Contemporanea, Corso
Vittorio Emanuele, 365 - Palermo
Mostra in corso dal 1 luglio al 2 dicembre 2019
Il Riso ospita 50 scatti di 6 fotografi contemporanei che propongono la loro riflessione sull'epoca dei cambiamenti sociali e politici che stiamo vivendo in Europa, costruendo insieme il percorso espositivo e narrativo della mostra.
Comunicato stampa della Mostra Shifting Stances
S’intitola “Shifting Stances” la mostra di fotografia contemporanea che il Polo Museale Regionale
d’Arte Moderna e Contemporanea Palazzo Riso di Palermo e il Museo regionale Palazzo d’Aumale
di Terrasini inaugureranno alle ore 18.00 di lunedì 1 luglio negli spazi di via Vittorio Emanuele
365, con preview per la stampa alle 16.30.
A promuoverla è la Fondazione Greece Needs Love di Atlanta in collaborazione con The Sir
John Cass School of Art and Design, London Metropolitan University. La direzione artistica e
la cura sono di Paola Leonardi e di Luca Lo Sicco di Leonvago.
L’identità e i cambiamenti sociali in un panorama di incertezza sociale e politica sono i temi sui
quali si sono mossi 6 fotografi europei contemporanei – James Russell Cant, Lee Brodhurst
Hooper, Yiannis Katsaris, Paola Leonardi, Tim van den Oudenhoven e Beata Stencel – le cui
opere (circa 50) raccontano il punto di vista di ognuno di loro sul mondo, tessendo tutti insieme un
percorso narrativo unico.
Ecco nello specifico le installazioni.
Divided To The Ocean di James Russell Cant presenta ritratti di persone che sono emigrate
attraverso il mare in Inghilterra. Utilizzando il flusso delle maree come metafora del passare del
tempo e dei cambiamenti personali, l’artista esplora la divisione tra spazio, luoghi e identità, con
tutta la malinconia inerente al processo migratorio. L’artista ha utilizzato tecniche di lunga
esposizione per fondere l’immagine dell’individuo con quella del mare, veicolo di transizione
migratoria e personale, che contemporaneamente connette e divide i soggetti alle loro terre
d’origine.
Sea/Change di Lee Broadhurst-Hooper rappresenta l’evoluzione del panorama sociale di
Folkestone, città della costa inglese, punto di ingresso insieme a Dover nell’Unione Europea.
Variegata la comunità di persone ritratta da Hooper: artisti recentemente arrivati, attratti dal basso
costo della vita e rifugiati giunti da Calais, che è a soli 30 km, cosi come gente che ha vissuto a
Folkestone per generazioni. Una volta festosa mecca delle vacanze vittoriane, la città é stata colpita
dalla recessione e dalle politiche governative di austerity, che insieme alla progressiva
gentrificazione hanno sollevato tensioni sociali.
This Is How Low You Brought Me, For I Am In Love With You è una serie di fotografie scattate nel
corso di 10 anni da Yiannis Katsaris, fotografo di origine greca naturalizzato cittadino britannico.
Le immagini compongono una lirica d’amore per la sua Grecia, in cui la consapevolezza
dell’inevitabile cambiamento della propria identità é discussa in relazione all’instabile scenario
politico e sociale della penisola ellenica. L’artista s’interroga sulla propria condizione di espatriato,
chiedendosi se, al ritorno in patria, sia lui stesso diventato un turista come tanti.
In Borderlands: The Edge Of Europe, Paola Leonardi ha meticolosamente documentato, durante
un arco di tempo di 7 anni, aree remote ai confini dell’ Unione Europea. Camminando lungo i
confini e seguendo linee tracciate sulle mappe, l’artista ottiene una visione comprensiva delle
comunità che vi risiedono. Questa serie si concentra sulla connessione tra persone, territorio ed
eventi storici, evidenziando l’importanza delle identità transculturali e transnazionali. Dal 2012
Leonardi ha seguito a piedi i confini tracciati sulle mappe, concentrandosi sulla connessione tra
persone e territorio e l'importanza delle identità transnazionali e transculturali, esplorando la
rilevanza dell'identità europea e il suo rapporto con i concetti di casa e appartenenza, memoria e
territorio.
Con Vanishing Portrait, Tim van den Oudenhoven tratta i temi della dissolvenza e della
transitorietà, in quanto Vanitas applicata all'arte e al medium stesso. La fotografia è sempre un
punto di partenza nel suo processo artistico ma, attraverso la sperimentazione, i diversi media
diventano un possibile punto finale. Nei suoi paesaggi notturni urbani, si esplorano gli spazi
architettonici progettati per far sparire l'uomo in un generico labirinto di città. I suoi lavori
multimediali si concentrano sulla ripetizione, un flusso di coscienza destinato a riflettere il suo
personale interrogativo sulla sua arte.
Leva di Beate Stencel esplora la fragile transizione tra infanzia e adolescenza. Si tratta di una serie
creata nel piccolo villaggio di Pelci, in Lettonia, che si concentra sulla giovane protagonista Ieva,
personaggio principale che documenta come i dintorni e gli eventi modellano la sua identità e la
influenzano. Lo scenario é quello di una Lettonia sempre più spesso abbandonata dai giovani che
emigrano in cerca di lavoro.
«Ho sposato questa iniziativa sin dall’anno scorso con il workshop fotografico e la mostra
fotografica esposta al Museo d'Aumale di Terrasini – afferma la dott.ssa Valeria Patrizia Li Vigni,
direttrice del Polo Museale regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo –. Il tutto
nell’ottica di condividere rapporti anche tra territori e luoghi diversi, così come nella filosofia del
nostro Polo del Contemporaneo. Un esempio sono le residenze d’artista e gli scambi di residenze
che hanno l’obiettivo di creare un dialogo culturale a 360 gradi su un territorio sempre più vasto.
Per non parlare delle mostre realizzate nel passato, come “Nel mezzo del Mezzo” che vedeva la
Sicilia al centro del Mediterraneo in un dialogo culturale che andava oltre le barriere o i muri che si
vengono solitamente a creare. Perché la cultura crea ponti di dialogo e scambio. Collaborazioni
come questa, che proviene da Atlanta e che dà vita alla mostra che inauguriamo l’1 luglio, sono
sicuramente di grande stimolo per tutti noi».
«Quello che scoprirete - spiega la curatrice Paola Leonardi, presente anche con parte del suo
lavoro in questa mostra - è il risultato del lavoro che tutti noi abbiamo fatto su cosa sia la personale
percezione dell’identità in base al tempo e ai cambiamenti sociali in cui viviamo. Un percorso in
divenire, che non si può fermare in quanto i cambiamenti sono continui. Scatti che congelano una
realtà che non è proprio come quella che arriva al resto del mondo. C’è un’Europa a due velocità,
con alcuni paesi che si stanno sviluppando parecchio grazie al fatto che hanno grandi possibilità
mentre altri rimangono numerosi passi indietro perché non hanno opportunità. Ognuno di questi
artisti racconta anche storie personali, processi migratori che non hanno niente a che vedere con
quanto i media ci riportano».
«Quando penso a iniziative come questa – dice Luca Lo Sicco di Leonvago, presidente della
Fondazione Greece Needs Love di Atlanta - penso a opportunità di scambio tra artisti internazionali
e locali, guardando sempre con particolare attenzione agli studenti dei licei artistici, delle accademie
e delle Università. Non potrò mai dimenticare l'esperienza dell’anno scorso, quando gli artisti della
precedente mostra hanno creato sinergie e contatti che ancora proseguono con numerosi ragazzi. Gli
stessi studenti ci hanno, poi, scritto: “Grazie per averci dato una speranza”. Quest’anno, che la
mostra si potrà visitare per un arco di tempo molto più lungo, mi auguro che avvengano
nuovamente tali magie. Grazie alla dott.ssa Valeria Patrizia Li Vigni si segna un’altra tappa nel
percorso di crescita artistica e culturale che il Polo Museale regionale d’Arte Moderna e
Contemporanea di Palermo compie per connettersi e connetterci con il resto dell’Europa».
Sinergie, quelle a cui si riferisce il presidente della Fondazione Greece Needs Love che regala a
Palermo quest’altra finestra sul mondo, grazie alle quali a settembre prenderanno vita dei workshop
anche con i fotografi della precedente mostra, ai quali potranno partecipare sia gli addetti ai lavori
sia coloro i quali vogliono conoscere il respiro che ha l’arte fotografica nel resto dell’Europa.
LA FONDAZIONE GREECE NEEDS LOVE, INC. ATLANTA.
GREECE NEEDS LOVE è un’organizzazione senza scopo di lucro registrata negli Stati Uniti.
Tra i suoi obiettivi c’è quello di sostenere artisti, artigiani e ricercatori internazionali per la
produzione di arte contemporanea.
Il lavoro compiuto dall’organizzazione ha avuto effetti sostanziali sulla vita degli artisti che hanno
collaborato. Effetti che includono la creazione di cambiamenti immediati e duraturi nella vita stessa
degli artisti fornendo loro opportunità di sviluppo, promozione e supporto.
GREECE NEEDS LOVE lavora in Europa e in America dal 2014. Ha realizzato numerosi eventi
tra cui mostre, workshop, seminari, docenti in visita, concerti, spettacoli teatrali e poesia. Tra i suoi
obiettivi la creazione di una comunità di artisti che fornisca incoraggiamento, opportunità e
sostegno alla produzione contemporanea dell’arte greca, intesa non come limite territoriali ma come
arte radice comune del mondo e della cultura occidentale.
Presidente e fondatore: Dr. Luca Lo Sicco di Leonvago; vice presidente e co-fondatore: Lord
David A. Boyd-Carrigan of Landguard.
All’inaugurazione della mostra saranno presenti: la dott.ssa Valeria Patrizia Li Vigni, direttrice del
Polo Museale regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo; i curatori, la dott.ssa Paola
Leonardi e il dott.re Luca Lo Sicco di Leonvago, l’assessore alle Culture del Comune di Palermo,
Adham Darawsha. Interverrà anche una rappresentanza del Comune di Terrasini che ha
contribuito alla promozione dell’evento. Grazie alla Costantino Wines ci si potrà godere
l’inaugurazione insieme a un fresco calice di vino bio, scelto tra le etichette di una cantina che vanta
una lunga tradizione sul campo.
Orari: martedì, mercoledì, domenica dalle 10.00 alle 19.30; giovedì, venerdì e sabato dalle 10.00
alle 23.30.
Biglietti: intero € 6; ridotto del
50% per i cittadini dell'Unione europea di età compresa tra i 18
e i 25 anni. Ingresso libero la prima Domenica di ogni mese.
Telefono:
+39.091/587717 - +39.091/320532
Sito web: Polo
d'Arte Contemporanea |